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L'argomento del mese

Argomento del mese di GENNAIO "ALLERGIE E INTOLLERANZE"


Allergie e intolleranze non sono la stessa cosa: sono entrambe delle “reazioni avverse”, ma con caratteristiche totalmente differenti. Sono due modalità diverse dell’organismo di rispondere e reagire all’interazione con sostanze estranee.

Le intolleranze

Allergie e intolleranze alimentari sono due modalità diverse dell’organismo di rispondere e reagire all’interazione con sostanze estranee. Parliamo di intolleranza quando vi è una reazione negativa dell’organismo, scatenata dall’ingestione di uno o più alimenti (o sostanze attive) e che dipende da una difficoltà nel digerire o metabolizzare tale alimento o un suo componente. Le intolleranze alimentari comprendono un certo numero di malattie che riguardano il metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei lipidi. Le persone affette da questo problema hanno deficit enzimatici, ovvero non hanno quelle particolari proteine (enzimi) di cui l’organismo ha bisogno per metabolizzare e assimilare determinati alimenti o parti di essi. In genere ne sono prive fin dalla nascita ma è un disturbo che può essere anche acquisito nel tempo. È una reazione che coinvolge il metabolismo ma non il sistema immunitario ed è strettamente dipendente dalla quantità dell’alimento non tollerato che è stato ingerito (dose-dipendente).

I sintomi

I sintomi sono spesso simili a quelli allergici e possono comparire anche a distanza di tempo dal consumo dell’alimento (alcune ore o in casi rari anche dopo alcuni giorni), il che li rende più difficili da riconoscere e mettere in relazione con il cibo assunto. Di solito si identificano in diarrea, gonfiore e crampi addominali.

L’intolleranza al lattosio.

La causa più comune di intolleranza alimentare è il lattosio, che è lo zucchero contenuto nel latte.

La causa più comune di intolleranza alimentare è il lattosio, che è lo zucchero contenuto nel latte. Le persone affette da intolleranza al lattosio hanno una carenza di lattasi, l’enzima digestivo che scinde il lattosio in glucosio e galattosio in modo da essere assorbito e utilizzato dall’organismo. Se l’intolleranza è grave, è importante fare attenzione e leggere accuratamente le etichette degli alimenti: il lattosio, infatti, è utilizzato in molti cibi pronti.

Le allergie

Per allergia intendiamo invece una malattia che riguarda singoli individui geneticamente predisposti e consiste nella reazione del sistema immunitario nei confronti di un allergene. Gli allergeni sono sostanze innocue per la maggior parte delle persone e, in ambito alimentare, corrispondono a componenti del cibo o al cibo stesso. La reazione si esprime al primo contatto attraverso la formazione di anticorpi specifici, chiamati immunoglobuline E (IgE), che hanno il compito di difendere l’organismo da ciò che l’organismo stesso riconosce come estraneo. È la stessa reazione che l’organismo manifesta nei confronti di batteri e virus e può essere molto violenta. Le reazioni allergiche sono in genere dose indipendenti: anche una piccolissima quantità può scatenare una reazione la cui gravità è soggettiva e imprevedibile.

Il ruolo dell’istamina.

In occasione di una eventuale e successiva esposizione, a seguito della reazione fra l’alimento ”allergenico” e l’anticorpo, si libera l’istamina: una sostanza che funziona da mediatore chimico dell’infiammazione, ma che ha anche il ruolo di neurotrasmettitore. L’istamina è il principale responsabile dei sintomi caratteristici di tutte le reazioni allergiche come prurito, naso che cola, tosse o affanno. fonte: https://www.salepepesicurezza.it/allergie-intolleranze-cosa-sono-rischi-quali-rischi-come-tutelarsi/